1 Corinzi 3:9-23 - Spargiamo il profumo di Cristo ricordando che siamo il tempio di Dio

 

Predicatore: Reid Karr

Oggi prosegue il nostro studio della prima lettera di Paolo ai Corinzi, e grazie a Dio abbiamo davanti a noi un testo che è veramente molto ricco e che è pieno di insegnamenti molto utili per la chiesa che vuole spargere il profumo di Cristo. È appunto questo desiderio di spargere il profumo di Cristo in questo quartiere ed a Roma che sta sottolineando l'approfondimento di questa lettera. Con la predicazione del testo di oggi saremo arricchiti con tre insegnamenti che ci aiuteranno ad essere la luce di Cristo a Roma e spargere con più efficacia il suo profumo dove siamo e ovunque andiamo come chiesa. Quali sono questi tre insegnamenti che troviamo in questo testo? Facciamo un breve riassunto di essi, poi leggeremo il testo insieme per capirli più a fondo.

Il primo insegnamento per noi come chiesa a Roma è questo: per spargere bene il profumo di Cristo in questa città e in questo quartiere dobbiamo badare a come costruiamo la chiesa e dobbiamo badare al fondamento della chiesa, perché un fondamento solido è essenziale per una chiesa che vuole durare e resistere alle tante prove che dovrà affrontare. Poi il secondo insegnamento è che dobbiamo ricordarci sempre che la chiesa è il tempio di Dio, e questa verità ha tantissime implicazioni per noi e per la città. Infine, il terzo insegnamento che vogliamo evidenziare è che per spargere bene il profumo di Cristo a Roma non possiamo mai vantarci di noi stessi e non possiamo mai vantarci degli uomini, ma dobbiamo invece vantarci di colui che ci salva dai nostri peccati, cioè dobbiamo vantarci sempre di Gesù Cristo e di lui soltanto. Adesso leggiamo insieme il testo e poi ci tufferemo in questi ricchissimi insegnamenti.

Non è un brano lunghissimo, ma c'è tanto qui ed è molto denso teologicamente parlando, ma purtroppo non abbiamo tanto tempo per approfondirlo. Facciamo allora un brevissimo riassunto di quello che Paolo sta dicendo nei primi versi di questo brano. Sta ricordando ai Corinzi che è stato lui a fondare la chiesa e mettere giù il fondamento di essa. Adesso ci sono altri nella chiesa che ci stanno costruendo sopra, e Paolo gli sta dicendo che devono badare a come costruiscono perché adesso stanno costruendo la chiesa con materiali diversi rispetto ai materiali con cui il fondamento è stato costruito. Il fondamento è Gesù Cristo, ma quello che i Corinzi stanno adesso costruendo su questo fondamento viene fatto con materiali diversi, quindi devono stare molto attenti, altrimenti la chiesa rischia di crollare. Questo è un punto molto importante perché la durata e la resistenza della chiesa saranno determinate dai materiali con cui viene costruita.

E dal contesto vediamo con chiarezza che Paolo non sta parlando dei materiali fisici con cui la chiesa viene costruita. Per Paolo i materiali fisici della chiesa non valgono niente. La chiesa è composta del popolo di Dio riunito per lodare il Signore. Quando Paolo dice nel verso 12, "ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, l'opera di ognuno sarà messa in luce," allora sta parlando in maniera metaforica. Il punto è questo. Il fondamento posto da Paolo sono Gesù Cristo e la pazzia della predicazione della croce. Questo fondamento è solido ed è affidabile e sarà per sempre affidabile. Ma adesso i Corinzi ci stanno costruendo sopra, e quello che viene costruito viene fatto di materiali diversi, cioè la chiesa adesso viene costruita con la sapienza del mondo.

Ma questo è molto problematico per Paolo (giustamente), perché - e questo è un punto che Paolo ribadisce tante volte in questa lettera - la sapienza del mondo è nemico della croce di Cristo. La predicazione della croce è pazzia per il mondo. Se, allora, la chiesa viene costruita con la sapienza del mondo e con questi materiali, non c'è speranza per la chiesa. Non c'è speranza perché la sapienza del mondo è come il legno, è come il fieno, ed è come la paglia. Cioè quando la sapienza del mondo viene messa alla prova, non durerà e sarà tutta arsa, e la chiesa non ci sarà più. Se, d'altronde, la chiesa viene costruita sul fondamento già posto - cioè su Gesù Cristo - e se predica fedelmente la pazzia della croce e se mette in pratica e vive il vangelo di Cristo - allora la chiesa durerà perché sarà stata costruita con buoni materiali che sono affidabili, cioè sarà stata costruita con oro, argento e pietre di valore, e quando verrà messa alla prova dal fuoco, la chiesa non sarà consumata, ma durerà. Durerà grazie al suo fondamento.

Nella Bibbia il fuoco ha due sensi metaforici. Il fuoco purifica, e il fuoco mette alla prova. In questo brano il contesto ci fa capire che il fuoco sta mettendo alla prova, cioè mette alla prova i materiali con cui la chiesa viene costruita. Quindi coloro che costruiscono devono badare a come la chiesa viene costruita. Devono assicurarsi che i materiali che stanno usando possono resistere al fuoco. La sapienza del mondo, dice Paolo con chiarezza in questa lettera, non resisterà al fuoco. Ma la pazzia della croce di Cristo, invece, resisterà. Come chiesa, allora, dobbiamo badare a come questa chiesa viene costruita e con quali materiali viene costruita, affinché resisterà al fuoco e alle tante prove che dovrà per forza affrontare. Se resiste al fuoco, allora potremo spargere con efficacia il profumo di Cristo a Roma grazie al fondamento solido e affidabile della chiesa. Se non resiste, chiaramente non potremo più spargere il profumo di Cristo e non potremo più annunciare il suo vangelo a Prati.

Il fuoco verrà, e le prove verranno, su questo possiamo contare. Le prove per la chiesa ci sono sempre e ci saranno sempre, e queste prove mettono alla prova i materiali con cui la chiesa viene costruita. Se viene costruita su un fondamento solido, che è Gesù Cristo e che è la sapienza e la potenza di Dio - allora resisterà alle fiamme del fuoco e durerà. Se, invece, viene costruita su altro fondamento, tipo la sapienza di questo mondo che deride la croce di Cristo e che si fa beffe della sapienza e la potenza di Dio, allora la chiesa sarà arsa e non ci sarà più e chiaramente non potrà più spargere il profumo di Cristo. Dobbiamo allora badare a come costruiamo la chiesa, e dobbiamo costruire su un fondamento solido e affidabile.

Questo ci porta al secondo insegnamento che questo testo ci offre, cioè per spargere bene il profumo di Cristo la chiesa deve ricordarsi sempre che è il tempio di Dio. "Non sapete," chiede Paolo ai Corinzi nel verso 16, "che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" Con questa domanda Paolo evidenzia una verità veramente incredibile. Cioè la chiesa è il tempio di Dio. Questo è un linguaggio molto simbolico e molto forte. Nella Bibbia il tempio di Dio è dove risiede la sua presenza. Quando Paolo scrisse questa lettera ai Corinzi, la parola di Dio consisteva dell'antico testamento soltanto. Quindi Paolo, essendo anche un giudeo molto istruito, aveva in mente la ricchissima teologia del tempio dell'antico testamento.

I Corinzi, d'altronde, non erano giudei prima che si convertissero, erano invece greci, quindi non erano molto familiari con la teologia del tempio. Ciò detto, il linguaggio del tempio avrebbe avuto molto senso per loro. Venendo da e vivendo in un contesto molto pagano, sarebbero stati molto familiari con i tanti templi pagani della città, ed è molto probabile che avrebbero frequentato questi templi. Sarebbero andati a questi templi per lodare e sperimentare in qualche modo la presenza ed i benefici dei diversi dei per cui i templi furono costruiti. Quindi il tempio era molto importante e aveva un ruolo centrale nella cultura di Corinto. Vivendo in questa cultura e essendo molto plasmati da essa, Paolo adesso ricorda alla chiesa che loro sono il tempio di Dio e che lo Spirito Santo abita in loro.

Per la chiesa costruita sul fondamento di Cristo, esiste un tempio soltanto, ed è la chiesa perché lì risiede la presenza di Dio per mezzo dello Spirito Santo. E chiaramente Paolo non sta parlando di una struttura. Nel nuovo patto in Cristo Dio non abita più in templi fatti da mano d'uomo, ma abita nei cuori del suo popolo, che è la chiesa, e quindi lì c'è la presenza di Dio perché lì c'è lo Spirito di Dio. La chiesa, allora, deve essere per la città un'alternativa, cioè deve essere un'alternativa per i tanti diversi templi sparsi nella città dove la gente va per adorare idoli che vengono fatti da mano d'uomo.

Ma il tempio di Dio non è così. È invece dove si va per conoscere e sperimentare il Dio vivente della Bibbia. È dove si incontra la sapienza e la potenza di Dio. Ecco perché Paolo enfatizza questo punto con questa domanda molto carica di teologia e significato: "Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" Che insegnamento! Che verità per la chiesa costruita sul fondamento che è Gesù Cristo e che predica la pazzia della croce! Che alternativa ha da offrire alla città! Cari fratelli e care sorelle, siamo questa alternativa per Prati e per Roma?

Questo ci porta al terzo e l'ultimo insegnamento. Cioè per spargere il profumo di Cristo a Roma, la chiesa deve vantarsi di Cristo Gesù soltanto, non deve mai vantarsi degli uomini. Infatti questa è l'esortazione di Paolo ai Corinzi nel verso 21. "Nessuno…si vanti degli uomini." Poi subito dopo dà il motivo per cui la chiesa non deve mai vantarsi degli uomini. Perché? Perché "tutto vi appartiene", cioè tutto appartiene alla chiesa. Al popolo di Dio appartiene tutto. Ma è un pochino strana questa frase, no? Se tutto appartiene alla chiesa, che è composta di uomini e di donne, allora perché non si può vantare degli uomini?

Allora se il popolo di Dio vuole costruire la chiesa con la sapienza del mondo, cioè con il legno, il fieno, e la paglia, allora sì, può vantarsi degli uomini, ma poi deve sapere che quando la chiesa viene messa alla prova, non potrà resistere alle prove e al fuoco, ed i materiali con cui è stata costruita saranno arsi, e questa chiesa purtroppo non potrà più predicare la pazzia della croce e non potrà più spargere il profumo di Cristo. Se, però, la chiesa viene costruita con oro, con argento, e con pietre di valore, cioè se la chiesa viene costruita sul fondamento che è Gesù Cristo, allora la chiesa sarà solida e potrà resistere a tutte le prove e a tutti gli attacchi che dovrà affrontare e non sarà mai arsa, e grazie al suo fondamento solido la chiesa potrà spargere con efficacia il profumo di Cristo ovunque sia presente.

Di cosa si vanta questa chiesa? Si vanta degli uomini? Viene costruita con la sapienza del mondo? O si vanta di Gesù Cristo e della sua croce? Ci vantiamo di Gesù Cristo e della pazzia della croce, e quindi grazie a Cristo, a questa chiesa, e a ogni chiesa che annuncia fedelmente il vangelo di Cristo e che sparge il profumo di Cristo, appartiene ogni cosa. Perché? Perché a Cristo appartiene ogni cosa. Con la sua opera sulla croce e con la sua risurrezione, Cristo ha vinto la morte, quindi adesso a Cristo appartiene tutto, cioè a lui appartiene il mondo, la vita, la morte, le cose presenti, le cose future. Tutto è suo.

Quindi, per coloro che sono in Cristo, cioè per coloro che si fidano di Cristo Gesù per il perdono del peccato e per la salvezza, allora anche a loro appartiene tutto, perché sono di Cristo e sono in Cristo, e essendo in Cristo, il loro vanto è Cristo soltanto. Chi si vanta, allora, si vanti nel Signore.

Al popolo di Dio, cioè alla chiesa, appartiene tutto. Che insegnamento! Che verità incredibile! "Il mondo, la vita, la morte, le cose presenti e le cose future, tutto è vostro" dice Paolo alla chiesa. Lo Spirito di Dio abita in voi. Siete il tempio di Dio. Siete allora un'alternativa per un mondo perduto e senza una vera speranza. Veramente incredibile! Pensiamo al mondo, alla città e alla cultura in cui viviamo. Tutti hanno domande riguardanti la vita, la morte, le cose presenti e le cose future. E tante persone ammettono volentieri di non avere risposte soddisfacenti a queste domande, e quindi vivono con insicurezza e con paura.

Questa lettera ai Corinzi ci fa capire che le loro insicurezze e le loro paure sono dovute al fatto che si stanno fidando della sapienza degli uomini e di questo mondo. Ma questa è una sapienza che non riesce mai a soddisfare veramente, ed è una sapienza che è pazzia davanti a Dio. Ecco perché la chiesa deve spargere il profumo di Cristo. Lo deve spargere affinché le persone che si fidano e che si vantano degli uomini e della sapienza del mondo si fidino e si vantino di Cristo Gesù e della sua croce, che è la sapienza e la potenza del Dio vivente della Bibbia.

Cari fratelli e care sorelle, per spargere il profumo di Cristo a Prati, a Roma, e nei diversi quartieri dove viviamo, dobbiamo badare a come la chiesa viene costruita. Il fondamento deve essere Gesù Cristo e la pazzia del vangelo, e quello che viene costruito sopra deve essere fatto con materiali che resisteranno alle prove e al fuoco, cioè deve essere costruito con la parola di Dio. Come dice Pietro nella sua prima lettera, "L'erba diventa secca e il fiore cade, ma la parola di Dio rimane in eterno." Stiamo badando a come costruiamo la chiesa? È necessario se vogliamo davvero spargere il profumo di Cristo in questa città e se vogliamo essere una chiesa regale, sacerdotale e profetica per questo quartiere e per questa città.

Dobbiamo sempre ricordarci che grazie al dono dello Spirito Santo che riceviamo per mezzo della fede in Cristo, come il popolo di Dio e come chiesa siamo il tempio di Dio. Dio, per mezzo dello Spirito, abita in noi. La chiesa, allora, deve essere un'alternativa per la città, cioè deve essere un posto dove la gente può andare per sentire il profumo di Cristo e ascoltare un annuncio fedele della parola di Dio. È questa chiesa un'alternativa per questo quartiere e per questa città? Sta spargendo un profumo diverso rispetto al profumo che il mondo sparge?

Per spargere bene il profumo di Cristo dobbiamo ricordarci sempre che siamo il tempio di Dio. Che insegnamento incredibile! Che dono che Dio dà alla chiesa! Che responsabilità! Abbiamo tutto questo grazie alla morte e alla risurrezione di Gesù Cristo, quindi ci vantiamo di Cristo soltanto. Vantandoci di Cristo soltanto riusciamo a spargere il suo profumo a Roma, un profumo puzzolente e ripugnante per quelli che periscono, ma dolcissimo e delizioso per quelli che vengono salvati. Che possiamo essere questo delizioso profumo per questo quartiere, affinché vite vengano salvate e trasformate dal vangelo, e affinché il regno di Dio cresca in questa città, e a Dio sia ogni gloria. Amen.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.