Atti 19:23-41 - Sottomettendo l’ira della folla al vangelo

 

Predicatore: Reid Karr

È incredibile riflettere sul fatto che sono passati quattro anni da quando le nostre vite sono state cambiate drasticamente dalla pandemia e da Covid. A marzo 2020, quattro anni fa, eravamo ancora all’inizio della pandemia e il caos e la confusione e la paura regnavano supremo. Tutti si rinchiudevano in casa ed i posti di lavoro, i ristoranti e tutti gli spazi pubblici erano chiusi. Tutti avevano paura di questo virus che nessuno capiva e che si trasmetteva molto facilmente e molto velocemente. Era molto contagioso, e per ben più di un anno non sapevamo come combattere questo virus. Abbiamo capito quanto fragili siamo e quanto fragile è questo mondo.

Poi sembrava che il mondo si dividesse in due campi: quelli che erano a favore dei lockdown, e quelli che erano contro i lockdown. Quelli che erano a favore delle mascherine e quelli che erano contro le mascherine. Quelli che erano a favore della vaccinazione, e quelli che erano contro la vaccinazione. E tutti erano molto fermi nelle loro convinzioni, e se venivano sfidate o criticate, allora si arrabbiavano e la loro ira veniva sostenuta e affermata e incoraggiata dalla folla, cioè dalle altre persone che avevano le stesse convinzioni e gli stessi valori. Il mondo si e’ diviso praticamente in due campi o in due tribù, e cose bruttissime venivano dette l’uno dell’altro.

Il punto oggi non è di parlare di chi aveva ragione, e chi no. Assolutamente no. Il punto è di evidenziare la potenza dell’ira della folla. L’ira è contagiosa come un virus e viene trasmessa facilmente e velocemente come un virus. Chi tra di noi non piace quando altri si arrabbiano delle stesse cose di cui noi ci arrabbiamo? L’ira della folla giustifica la mia ira personale. Se altre persone si arrabbiano della stessa cosa, allora vuol dire che la mia è un'ira giusta.

Quanto potente è l’ira della folla. Infatti, nel testo che vogliamo leggere adesso, vediamo un buon esempio dell’ira della folla all’opera nella città di Efeso e come quest'ira agita e turba la gente. Ma con questo approfondimento dell’ira della folla, vogliamo evidenziare due verità, cioè vogliamo far capire cosa succede e cosa cambia quando l’ira della folla viene sottomessa al vangelo. Il primo cambiamento è che per mezzo dell’ira della folla i valori dei nostri cuori vengono svelati. L’ira della folla ci fa capire con chiarezza quali sono i nostri valori, e questo è molto importante e rivela tante verità. Il secondo cambiamento, cioè la seconda cosa che accade quando l’ira della folla viene sottomessa al vangelo, è che siamo accolti in una nuova folla, e come vedremo questa è una bellissima verità e una buonissima notizia. Leggiamo adesso il testo e poi approfondiremo questi cambiamenti.

Questo testo è un buonissimo esempio dell’ira della folla e della potenza dell’ira della folla. Vediamo un cambiamento incredibile in questo racconto. In pochissimo tempo l’ira di uno (cioè di questo Demetrio, l’orefice che faceva tempietti di Diana) si trasmette ad un altra, e poi ad un’altra ancora, fino a quando tutta la città è piena di confusione, è molto turbata e agitata, e tutti gridano. Inoltre, due macedoni vengono trascinati verso il teatro della città per fare chissà cosa a loro. Questa è la potenza dell’ira della folla. La potenza è nella sua capacità di trasmettersi molto velocemente e creare confusione. Infatti, si trasmette così velocemente che tante persone non sanno per quale motivo stanno gridando, ma gridano a prescindere.

Guardate il versetto 32. “Intanto, chi gridava una cosa, chi un’altra; infatti l’assemblea era confusa; e i più non sapevano per quale motivo si fossero riuniti.” Incredibile questo. L’ira della folla si trasmette molto velocemente, come un virus, e crea confusione mentre si trasmette. Ma questo versetto che parla di questa folla che grida e che si arrabbia, ma che non sa perché grida e perché si arrabbia, fa sorgere una domanda molto importante: Cioè, com’è possibile che una persona si può arrabbiare, ma allo stesso tempo essere inconsapevole del motivo per cui si arrabbia? Molto interessante questo, no? È anche molto preoccupante. Ci fa capire quanto potente è l’ira della folla.

Ma rispondiamo a questa domanda: Com’è possibile che una persona può arrabbiarsi, mentre non sa per quale motivo si sta arrabbiando? Non ha senso, no? Questa è la potenza della folla. La persona che si arrabbia, ma non capisce per quale motivo si arrabbia, appartiene ad una comunità, e questa comunità ha una sua cultura e un suo sistema di valori a cui aderisce, più o meno. Vediamo con chiarezza in questo testo che la cultura di Efeso è molto plasmata dalla dea Diana. Gli abitanti di Efeso credevano che un’immagine di Diana fosse caduta dal cielo, e la città custodiva quest’immagine nel tempio dedicato a Diana. E per loro, come vediamo nel verso 36, queste sono cose incontestabili, che vuol dire che le credono fermamente.

Ma questo ci fa capire come uno può arrabbiarsi mentre è anche inconsapevole del motivo per cui si arrabbia. Questa persona vede che i suoi concittadini sono arrabbiati, e siccome sono della stessa città e della stessa cultura, e siccome hanno più o meno gli stessi valori, allora non deve capire fino a fondo il motivo per cui si arrabbia; si fida dell’ira degli altri e dell’ira della folla. Così vediamo come l’ira della folla rivela i nostri valori ed i valori dei nostri cuori. I nostri valori vengono molto plasmati dai valori della cultura in cui viviamo. Ecco perché ci piace quando altri si arrabbiano con noi. La loro ira giustifica la nostra ira e ci convince del fatto che la nostra ira è giusta. Quanto potente è l’ira della folla.

La pandemia che abbiamo tutti vissuto è un buonissimo esempio di questo, no? Il mondo si è diviso in vari campi, e ciascuno campo aderiva ai suoi valori e quando quei valori venivano sfidati e messi in discussione, allora la gente si arrabbiava e la loro ira veniva sempre più giustificata dagli altri che avevano gli stessi valori e che si arrabbiavano per gli stessi motivi. L’ira della folla rivela i nostri valori. Ad Efeso, quando il mestiere ed i guadagni di questo orefice vengono minacciati dal vangelo predicato da Paolo e altri, allora si arrabbia, e per far arrabbiare gli altri sfrutta i valori della città, vale a dire, la dea Diana. E lo  fa con un grande successo. Demetrio fa capire con chiarezza quali sono i valori della città, e li sfrutta.

E noi facciamo la stessa cosa. Vogliamo sempre che altri si arrabbino con noi. Questo perché l’ira della folla è molto potente. Ma quest’ira svela i valori dei nostri cuori. Va bene, ma questa verità fa sorgere un’altra domanda ancora. Cioè come posso sapere se i miei valori sono giusti o no? Se i miei valori vengono messi in discussione e criticati, e mi arrabbio, come posso sapere se la mia ira è giusta o no? Tutto dipende dai miei valori, se sono giusti o no. Allora? Come posso sapere se i miei valori sono giusti? Tornando sempre all’esempio della pandemia, come posso sapere se le mie convinzioni, che sono basate sui miei valori, sono giusti o no?

La risposta a questa domanda viene rivelata quando la nostra ira e l’ira della folla vengono sottomesse al vangelo. Ma cosa intendiamo esattamente? Intendiamo questo: Quando l’ira della folla viene sottomessa al vangelo, due cose accadono. La prima, come abbiamo già detto, è che i valori dei nostri cuori vengono svelati, ma in più - e questo è molto importante - i nostri valori adesso hanno uno strumento con cui possiamo valutare i nostri valori. Senza uno strumento di valutazione, è difficile sapere se la nostra ira è giusta o no, anche quando altri si arrabbiano per gli stessi motivi.

Tornando all’esempio della pandemia, se io credo che sia sbagliato vaccinarsi, e quindi mi arrabbio quando qualcuno mi dice che devo essere vaccinato, e so che tante altre persone sono arrabbiate della stessa cosa, come posso sapere veramente se ho ragione o no, e se la mia ira e l’ira della folla sono giuste o no? Sono disposto a dire che gli altri che credono diversamente da me non hanno ragione per niente?

Sarebbe bello se ci fosse uno strumento che mi permetterebbe di valutare le mie convinzioni, no? La buona notizia è che quando l’ira della folla viene sottomessa al vangelo, riceviamo tale strumento, cioè riceviamo la parola di Dio come strumento di valutazione per ogni circostanza della vita. Ed è uno strumento affidabile, perché, come leggiamo nella seconda lettera a Timoteo: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni buona opera.” Che bella notizia! Che strumento di valutazione abbiamo nella parola di Dio! Che dono riceviamo quando l’ira della folla viene sottomessa al vangelo.

Ma forse ti stai dicendo, "Sì, va bene, ma la Bibbia non dice niente delle vaccinazioni (ad esempio). Allora?” È vero, la Bibbia non dice niente delle vaccinazioni e non parla di tantissime cose in maniera diretta. Ma questo non vuol dire che non è utile come strumento di valutazione. Anzi, è utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché siamo completi e ben preparati per ogni buona opera. La parola di Dio non risponde a tanti argomenti in maniera specifica, ma ci dà nuovi valori, e con questi valori possiamo valutare la nostra ira e le cose che ci fanno arrabbiare. Ci fa capire quando la nostra ira è come l'ira di cui leggiamo in Atti 19, cioè un'ira plasmata più dalla cultura che dalla parola di Dio.

Quindi sottomettendo l’ira della folla al vangelo, i valori dei nostri cuori vengono svelati, e grazie a Dio riceviamo anche la sua parola, e per mezzo della parola di Dio riceviamo nuovi valori, e questi valori, essendo radicati nella parola di Dio, ci fanno crescere e ci rendono completi e preparati, pronti per ogni opera buona. Che bellissimo strumento di valutazione abbiamo nella Bibbia, che valuta e giudica la nostra ira e la sottomette al vangelo, affinché siamo completi e ben preparati per rispondere alle sfide e alle difficoltà della vita.

L’altro cambiamento che avviene quando l’ira della folla viene sottomessa al vangelo è che veniamo accolti in una nuova folla, e questo è un dono bellissimo della fede in Cristo Gesù. Sottomettendo l’ira della folla al vangelo riceviamo nuovi valori e siamo accolti in una nuova folla, cioè veniamo accolti nel corpo di Cristo, la chiesa, dove la parola di Dio viene predicata e dove cresciamo nella fede e dove siamo educati alla giustizia e dove i nostri nuovi valori vengono messi in pratica. E in questa nuova folla, la chiesa, la nostra ira viene trasformata.

Invece di lamentarci sempre e brontolare sempre e spettegolare sempre come prima, grazie alla sottomissione della nostra ira e dell’ira della folla al vangelo, in Cristo siamo adesso nuove creature e quindi siamo nuove persone; le cose vecchie sono passate e sono diventate nuove. Adesso abbiamo un cuore pieno di gratitudine, e invece di cercare l’approvazione della folla che condivide la mia ira, adesso appartengo a questa nuova folla, la chiesa, il corpo di Cristo, che mi ama e che insieme a me affronta le sfide e le difficoltà della vita in maniera diversa e con una prospettiva diversa. Cresciamo tutti insieme affinché siamo tutti completi e ben preparati per ogni buona opera. Diversamente dalla folla ad Efeso, che crea confusione e tumulto, questa nuova folla cerca di creare ordine e pace.

Ma come possiamo essere accolti in questa nuova folla? Cioè come possiamo essere accolti nel corpo di Cristo? Per mezzo di un nostro cambiamento di comportamento, o per mezzo di più opere buone? Così veniamo accolti nel corpo di Cristo? No, non veniamo accolti nella chiesa di Cristo così. Veniamo accolti in questo corpo per mezzo della fede in Cristo Gesú e nella sua opera redentrice e salvifica sulla croce. Per mezzo della fede in Cristo Gesú, Dio, il giusto giudice, perdona i nostri peccati, ci giustifica, ci sigilla con lo Spirito Santo, e ci dichiara innocenti grazie alla fede in Cristo. Poi per annunciare la nostra fede in Cristo e la nuova vita che abbiamo in lui e la nuova folla che abbiamo in Cristo, siamo battezzati e veniamo accolti nel corpo di Cristo. Che bella notizia! Che speranza per i peccatori! Che speranza per tutti noi!

Sottomettendo l’ira della folla al vangelo, i nostri valori vengono svelati e riceviamo nuovi valori, e per mezzo della fede in Cristo siamo accolti in una nuova folla, la chiesa, il corpo di Cristo. Che speranza abbiamo in Cristo. E tu? Quali sono i tuoi valori? Qual'è la fonte di essi? Qual’è lo strumento che utilizzi per valutare i tuoi valori, per sapere se sono buoni valori o no? È ispirato da Dio questo strumento? A quale folla appartieni? Questa folla ti aiuta a crescere e a maturare? Ti sfida e ti corregge? O ti dice solo le cose che vuoi sentire?

Per concludere voglio leggere due versetti che troviamo nell'Apocalisse di Giovanni. Sono le parole di Gesú, e sono per te. In Apocalisse 3 Cristo dice: “Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti. Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.” Che bell’invito! Che possiamo tutti appartenere al corpo di Cristo, e che possiamo conoscere la grazia salvifica del Signore, e che possiamo mettere in pratica la sua parola, affinché questo quartiere e questa città vengano trasformati dal vangelo e affinché possano avere nuovi valori e affinché la vera chiesa che predica fedelmente il vangelo di Cristo possa crescere, tutto per la gloria di Dio.Amen.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.