Daniele 3,1-26 - Sottomettendo l'ira del controllo al Vangelo

 

Predicatore: Reid Karr

Oggi prosegue la serie di predicazioni che abbiamo iniziato la domenica scorsa, intitolata Sottomettendo l'ira al vangelo. Abbiamo visto come la nostra ira richiama sempre i primi peccati nel Giardino d'Eden e il nostro desiderio di essere come Dio. Da questo desiderio peccaminoso scaturisce il peccato, e quando questo desiderio di essere uguale a Dio viene sfidato e minacciato, allora ci arrabbiamo. Per natura non voglio che un'altro sieda sul trono della mia vita. Per natura non voglio sottomettermi a nessuno. Voglio essere in controllo della mia vita, e anche in controllo delle vite di altre persone, e non mi piace cedere il controllo a nessuno. Se viene minacciato, mi difendo e mi arrabbio. Questo mondo è mio, io sono il re di esso e tutti devono sottomettersi a me. Io voglio essere in controllo.

È infatti quest'ira del controllo che vogliamo affrontare e approfondire oggi. Se vogliamo capire perché ci arrabbiamo, dobbiamo capire cosa c'è alla radice della nostra ira. E come abbiamo visto domenica scorsa, ogni nostra ira richiama il primo peccato di Adamo ed Eva nel giardino d'Eden e il loro desiderio di essere come Dio e uguale a lui, e anche il loro desiderio di essere onnisciente come Dio. Chiaramente l'ira del controllo trova la sua radice nel desiderio di essere come Dio e prendere il suo posto e regnare a posto suo. Ogni giorno vediamo tanti esempi di questo peccato. Apriamo la Bibbia, e troviamo tantissimi esempi di questo peccato. Ma anche questo peccato, come tutti i peccati, deve essere sottomesso al vangelo di Gesù Cristo.

La buona notizia della Bibbia è che quando l'ira del controllo viene sottomessa al vangelo, grazie alla fede in Cristo Gesù riceviamo un nuovo potere, e con questo potere possiamo combattere contro l'ira del controllo. Inoltre, e come sempre, quando l'ira del controllo viene sottomessa al vangelo, rimettiamo il Signore sul trono della vita e ci sottomettiamo a lui e il suo controllo. Infatti, ogni predicazione di questa serie evidenzierà questa verità, che quando l'ira viene sottomessa al vangelo, il Signore riprende il posto dovuto a lui, cioè Dio ci si rimette sul trono della vita. Così ogni ira viene sottomessa a lui, e il suo governo sulla vita viene ristabilito. Quindi non vi stancate di questi punti e di queste verità, perché saranno ricorrenti nel corso di questa serie. Ma sono punti e verità che trasformano la vita.

Torno a casa dopo un giorno lungo e stressante. Come famiglia ci mettiamo al tavolo per cenare. Siamo in 6 quindi ci sono tanti rumori ed i ragazzi stanno parlando a voce alta e scherzano e si divertono. Ma per me è troppo. Voglio un attimo di pace dopo un giorno lungo. Quindi colpisco il tavolo, alzo la voce e grido, "Basta, silenzio! Possiamo avere un attimo di pace!?" Adesso tutti stanno zitti e non dicono niente. È tutto molto silenzioso. Ma a prescindere dal silenzio la pace non c'è. Infatti la pace che volevo è la pace che la mia rabbia ha distrutto. Il mio desiderio di essere in controllo e governare il mio regno e eliminare qualsiasi minaccia alla pace che desidero e che merito, in realtà ha creato un regno in cui nessuno ha pace e in cui nessuno è felice. Nel mio desiderio di essere come Dio, mi sono dimostrato di essere totalmente incapace di essere come il Dio della Bibbia. Mi sono dimostrato di essere molto egoista e un peccatore disperato.

Questo scenario è molto simile al ingorgo di cui abbiamo parlato domenica scorsa. Quando il traffico ostacola i miei spostamenti nel mio regno, mi arrabbio perché non sono più in controllo, e questo non va bene. Quando a casa la lavatrice si rompe e non funziona più, mi arrabbio perché nel mio regno tutto deve funzionare. È una mancanza di rispetto quando le mie cose non funzionano come devono. È una minaccia al mio controllo e al mio governo.

 Quando la metro non passa quando deve e io devo aspettarla, mi arrabbio perché non devo aspettare niente e nessuno nel mio regno. La metro che fa ritardo minaccia il mio controllo, e non mi piace per niente, e quindi mi arrabbio. Quando mia moglie non mi dice le cose che voglio sentire, mi arrabbio perché questo è il mio regno e voglio sentire le cose che mi gonfiano, non le cose che mi sgonfiano e che mi ricordano dei miei fallimenti. Mi arrabbio se il mio orgoglio viene minacciato. Non posso essere imbarazzato e sfidato nel mio regno.

Mie figlie vanno a scuola e poi tornano a casa. Ma invece di parlare con me, cioè colui che governa la casa, vanno nella loro camera da letto, chiudono la porta, e si mettono subito a guardare i loro dispositivi. Ma come si permettono di fare una cosa del genere?! Voltare le spalle e non parlare con me in questa casa, che è casa mia e che è sotto il mio controllo? Che minaccia! Non va bene. Allora mi arrabbio con loro e le dico che devono uscire dalla camera per parlare con me. Non posso permettere loro di sottovalutare o screditare il mio controllo e la mia autorità. Se, però, loro tornano a casa e vogliono parlare con me, ma mi trovano sul dispositivo, questo va bene chiaramente, perché quello che fa il re nel suo regno è sempre importante e non può essere contestato. Quando avrò finito e quando avrò tempo, parlerò con loro, ma non prima.

Questi sono alcuni esempi, ma come sappiamo benissimo, ce ne sono tantissimi simili. Per natura siamo come il re Nabuco. Vogliamo essere in controllo, e se percepiamo che il controllo viene sfidato o che stiamo perdendo il controllo, allora ci arrabbiamo. Certo, non è che gettiamo le persone che ci minacciano in un forno ardente. No. Però, molto spesso la nostra ira ha lo stesso effetto. È come un forno ardente che brucia e che fa danni. Nei nostri cuori e nel nostro peccato siamo tutti come il re Nabuco. Vogliamo che altri erigano statue grandi e alte per onorare noi ed i nostri regni; statue che evocano e ricordano chi è in controllo. Tutti devono inchinarsi davanti alla statua, e se no, devono essere eliminati, perché non ci possono essere minacce alla mia autorità nel mio regno, altrimenti rischio di perdere controllo.

Il re Nabuco ha capito che il suo controllo veniva sfidato e minacciato da questi tre ragazzi. Ecco perché è diventato così irritato e furioso. Ecco perché, come dice il verso 19, quando Sadrac, Mesac, e Abed-Nego rifiutano di inchinarsi davanti a lui al suono del corno, s'infuria e l'espressione del suo viso muta completamente. Conosciamo tutti quell'espressione e il mutamento del viso quando uno si arrabbia e quando il controllo viene minacciato. Chi osa minacciare il controllo deve essere eliminato e viene gettato nella fornace ardente della mia ira. Devo mantenere il mio potere e il mio controllo a tutti i costi. Ma nel farlo faccio tantissimi danni, sia a me stesso, sia alle vittime della mia ira.

Quando tu rifletti sull'ira del controllo, quali sono gli esempi che ti vengono in mente? Quali sono i momenti in cui senti l'ira del controllo inizia a bollire dentro di te? Chi sono le persone che minacciano il tuo controllo, e cosa fanno per minare e sottovalutare il tuo controllo nel tuo regno? Come reagisci a queste minacce?

Per forza l'ira del controllo deve essere sottomessa al vangelo. E quando viene sottomessa al vangelo, tutto cambia e riceviamo una nuova prospettiva su ogni cosa e ogni aspetto della vita, l'ira compresa chiaramente. Riceviamo anche un nuovo potere con cui possiamo combattere contro l'Ira, e rimettiamo il Signore sul trono della vita. Questa è la bellezza del vangelo ed è la bellezza della fede in Cristo. Cambia e trasforma tutto. In Cristo Gesù siamo nuove creature e riceviamo una nuova vita. In Cristo riceviamo anche un nuovo potere.

Ma cosa intendiamo esattamente quando diciamo che riceviamo un nuovo potere? Cosa significa? E cosa ha a che fare con l'ira del controllo?

Sappiamo tutti che l'ira ha un potere molto forte che ha la capacità di distruggere qualsiasi cosa e fare danni devastanti. Quando uno è molto arrabbiato, non è più una persona razionale. È come se fosse ubriaco. Non si può ragionare con una persona ubriaca, e non si può parlare a cuore aperto con la persona ubriaca. È esattamente lo stesso con l'ira. Hai mai provato a ragionare o parlare con una persona molto arrabbiata? Non è possibile. È inutile. È inutile perché l'ira ha un potere molto forte. Richiede, allora, un potere altresì forte. Anzi, richiede un potere ancora più forte. Un potere che è all'opera nel cuore e che ha la capacità di vincere il potere dell'ira.

Chi è questo potere? Chi riesce a vincere il potere dell'ira e il potere del peccato? Grazie a Dio la Bibbia risponde a questa domanda con chiarezza. Chi è questo potere che vince il peccato e che vince il potere dell'ira? È lo Spirito Santo. La prima cosa che lo Spirito fa è che ci convince della gravità del nostro peccato e del nostro bisogno di essere salvati dai nostri peccati. Parlando dello Spirito Santo nel Vangelo di Giovanni, Cristo dice: "Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio."

Quando il Signore ci salva e lo Spirito Santo ci convince del peccato siamo giustificati dai nostri peccati e riceviamo una nuova vita e lo Spirito inizia ad operare nel cuore, trasformandolo e mettendo a morte la carne ed il potere del peccato, dandoci un cuore rinnovato e dandoci anche nuovi desideri. Lo Spirito Santo all'opera nel cuore è un potere molto forte. Infatti, è più forte del potere dell'ira. Nel terzo capitolo della sua lettera agli Efesini, Paolo dice dei discepoli di Cristo che sono potentemente fortificati mediante lo Spirito Santo, che è all'opera nell'uomo interiore per trasformarlo e per portare gloria e onore al Signore.

Ascoltate queste bellissime parole di Paolo che troviamo nel capitolo 8 della sua lettera ai Romani: "Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi." Che bellissime parole! Quanto potente è lo Spirito Santo! Ha fatto risuscitare dalla morte Cristo Gesù! La buona notizia è che è lo stesso potere che è all'opera nel cuore della persona che si fida di Cristo! È, allora, un potere molto più forte del potere del peccato e dell'ira. Il peccato dell'ira distrugge e mette a morte, e lo Spirito Santo vivifica e risuscita dai morti. Che bella notizia. Che speranza abbiamo in Cristo Gesù. Che potere riceviamo grazie al dono dello Spirito Santo.

Adesso non sono più io sul trono della vita. Non devo più aggrapparmi gelosamente e disperatamente al controllo, ma cedo volentieri sia il trono sia il controllo al Signore e affido tutto a lui, colui che è molto più affidabile e molto più forte di me. Cioè affido la mia vita a colui che riesce a vincere il potere dell'ira e trasformare il mio cuore.

Certo, in questa vita e in questo corpo di carne e ossa, combatterò sempre contro il peccato e contro l'ira. Sempre. Ma con il Signore sul trono della vita, e sottomettendo l'ira del controllo al vangelo, e con lo Spirito Santo all'opera in me, vedo tutto in maniera diversa e ho una prospettiva diversa su ogni cosa. Adesso non siamo più 3 persone nel fornace ardente, ma siamo in 4 perché Cristo è adesso con noi. Non combattiamo da soli battaglie che non possiamo mai vincere, ma abbiamo Cristo con noi, colui che ha vinto la morte, e abbiamo lo Spirito Santo, colui che ci fortifica potentemente. Gloria a Dio per questo.

Certo, la mancanza di silenzio a cena dopo un giorno lungo e stressante, e la metro che non passa, e il traffico assurdo, e il capo che cambia sempre il mio turno di lavoro, e la terza influenza in poche settimane, e la lavatrice che si rompe sempre, e il portafoglio che viene rubato, e la persona che è sempre in ritardo, e la casa che non è mai in ordine, e la città sempre sporca e con pochi spazi verdi, ed i politici che diventano ricchi mentre non fanno niente, e lo stipendio troppo basso, e la pettegola che parla sempre male di me e dice sempre delle falsità….sì certo, tutte queste cose mi danno fastidio e lotto contro la mia carne e la mia ira.

Ma col Signore sul trono della vita, e con il potere del vangelo e dello Spirito Santo all'opera nel mio cuore, e con una nuova vita e una nuova prospettiva che ho in Cristo, non mi arrabbio come prima e ragiono in maniera diversa su tutto. Col Signore in controllo della mia vita sono molto più sereno, e col Signore sul trono della vita, ho una pace molto più profonda, che non dipende dalle circostanze e che non dipende dalle cose che vengono dette di me, e che non dipende dalle persone che mi tradiscono. Mi fido del Signore, colui che è sempre fedele, che mantiene sempre la sua parola data, e che non mi tradisce mai, anche quando io tradisco lui. Che Dio è il Dio della Bibbia! Gloria al suo nome.

"Se non adorate la mia statua, sarete immediatamente gettati in una fornace ardente, e quale Dio potrà liberarvi dalla mia mano?" "Cioè quale Dio potrà liberarvi dalla mia ira?" Questa è la domanda del re Nabuco a Sadrac, Mesac, e Abed-Nego nel verso 15. La risposta è il Dio della Bibbia. Lui riesce a liberarci dal potere dell'ira, dandoci un potere più forte dell'ira in Cristo Gesù e nello Spirito Santo. Gloria a Dio!

E tu? Conosci il Dio della Bibbia? Cioè hai un rapporto personale con lui? Ti fidi di Gesù Cristo per il perdono dei tuoi peccati? Affidi la tua vita alle mani del Signore? Hai capito cosa vuol dire sottomettere la tua vita e la tua ira al vangelo? Hai sperimentato il potere dello Spirito Santo all'opera nel tuo cuore? Se sì, gloria a Dio. Se no, allora come chiesa preghiamo per te e vogliamo rispondere alle tue domande.

Come chiesa vogliamo vivere queste verità e vogliamo dare un esempio diverso a questo quartiere e a questa città. Vogliamo che i nostri amici, i nostri colleghi, i nostri vicini, ed i nostri parenti vedano Cristo in noi. Vogliamo che vedano il potere dello Spirito Santo all'opera in noi per rinnovare i nostri cuori ed i nostri desideri. Vogliamo che la luce di Cristo brilli in noi e illumini le tenebre, affinché vite vengano salvate e la chiesa cresca per la gloria di Dio. Che Dio possa fare tutte queste cose, e al suo nome sia ogni gloria.Amen.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.