Efesini 4:17-32 - Sottomettendo l'ira alla verità in Gesù Cristo

 

Predicatore: Reid Karr

Dopo una pausa per la domenica di Pasqua, oggi vogliamo riprendere la serie di predicazioni sull'ira e vogliamo continuare a sottomettere la nostra ira al vangelo. Due domeniche fa abbiamo parlato della giusta e perfetta ira di Dio e come la sua ira trasforma la nostra. Oggi vogliamo sottomettere la nostra ira alla verità in Gesù Cristo. Ma cosa vuol dire sottomettere l'ira alla verità in Cristo? Questo è l'obiettivo di questo messaggio, cioè di chiarire cosa vogliamo dire quando diciamo che come chiesa e come discepoli di Cristo vogliamo sottomettere la nostra ira alla verità in Gesù Cristo.

Quando la nostra ira viene sottomessa alla verità in Cristo, due cambiamenti veramente incredibili accadono. Il primo cambiamento è questo: Ci spogliamo del vecchio uomo. E il secondo cambiamento è questo: Ci rivestiamo dell'uomo nuovo. Ma forse ti stai dicendo, "ma dovevi chiarire il significato di "sottomettere l'ira alla verità in Cristo," ma con questi cambiamenti di cui hai parlato tutto è ancora poco chiaro. Va bene. Adesso leggiamo un brano che ci aiuterà a chiarire tutto, così alla fine di questo messaggio tutto avrà senso. Leggiamo insieme Efesini 4:17-32, poi vedremo cosa significa sottomettere l'ira alla verità in Cristo e cosa significa spogliarci dell'uomo vecchio e rivestirci dell'uomo nuovo.

Sottomettendo la nostra ira alla verità in Cristo, ci spogliamo del vecchio uomo. Ma chi è questo uomo vecchio? Cosa intende Paolo quando parla di lui? Allora l'uomo vecchio - che può essere anche una donna - è la persona che, come vediamo in Efesini 2, è morta nei suoi peccati. È la persona che è per natura figli d'ira. In Efesini 4 Paolo dice che l'uomo vecchio è come i pagani che si comportano nella vanità dei loro pensieri. La loro intelligenza è ottenebrata e sono estranei alla vita di Dio a motivo dell'ignoranza che è in loro e a motivo dell'indurimento del loro cuore. Questo è l'uomo vecchio, secondo Paolo. Cioè è l'uomo che ribella contro la parola di Dio e che non crede che sia autorevole per la sua vita e che nega quello che dice la Bibbia di Dio e di Gesù Cristo.

Il cuore e lo spirito del vecchio uomo, allora, sono corrotti e sono condannati dal peccato. Questo vuol dire che la vita dell'uomo vecchio, e sicuramente la sua ira, non vengono sottomesse al vangelo. Questo vuol dire anche che i desideri e le passioni dell'uomo vecchio non vengono sottomessi al vangelo, e quindi sono corrotti dalla sua peccaminosità. Questo è molto significativo perché tutti i nostri valori e tutte le nostre passioni nascono dai desideri del cuore. Infatti, il grande puritano inglese John Owen diceva che noi siamo come una nave ed i nostri desideri sono il timone che guida la nave. Giacomo dice una cosa simile nella sua lettera. Dice che la lingua è come un piccolo timone che guida una grande nave. È un fuoco che può incendiare una grande foresta. E come i nostri desideri, quello che esce dalla bocca nasce nel cuore e viene dal cuore.

I miei desideri evidenziano i valori del mio cuore e le cose che sono per me importanti e preziose, e quindi quando vengono minacciate mi arrabbio; mi arrabbio perché i miei tesori sono sotto attacco, e quando sono sotto attacco la mia lingua fa terra bruciata e crea danni disastrosi, e me ne frego se relazioni vengono rovinate nel mentre, a patto che alla fine i miei desideri vengono realizzati e sono io ancora in possesso dei tesori del mio cuore.

E quali sono questi tesori e questi valori e questi desideri del cuore? Possono essere qualsiasi cosa: Il successo, il sesso, un buon lavoro, un coniuge, un buon voto, essere piaciuto da tutti, avere una buona reputazione, essere in forma, ecc. Può essere qualsiasi cosa. Come il timone di una nave, questi desideri ci guidano, e come il motore di una macchina, ci spingono avanti e prendono il posto sul trono della vita. Diventano per noi autorevoli e ci comandano. E chiaramente quando questi tesori vengono minacciati, ci arrabbiamo e li difendiamo a tutti i costi.

Ma certo, alcuni di questi desideri sono anche buoni. Non è un peccato, ad esempio, desiderare un coniuge. Una buona reputazione è una cosa buona. Ma diventano problematici quando prendono il posto sul trono della vita e quando ci comandano. A questo punto diventano idoli. Diventano idoli perché sono le cose centrali nella vita e tutto orbita intorno a questi desideri e questi valori. Sono idoli perché sono il timone della vita che guida tutto.

Questo è l'uomo vecchio di cui Paolo parla in Efesini 4, cioè l'uomo che viene guidato e comandato dalle sue passioni ingannatrici. Questo è l'uomo, come dice Paolo, con l'intelligenza ottenebrata. Questo è l'uomo estraneo dalla vita di Dio. Questo è l'uomo che insegue ogni sua passione e ogni suo desiderio e ogni sua avidità. Deve sapere, però, che le sue avidità e le sue passioni carnali non possono essere mai saziate. Questa è la realtà degli idoli. Si siedono sul trono della vita e ci comandano e ci inchiniamo davanti a loro, ma non ci possono mai soddisfare veramente. Ci lasciano sempre vuoti, insoddisfatti, e arrabbiati.

Ecco perché dobbiamo spogliarci del vecchio uomo e rivestirci dell'uomo nuovo. Ma come possiamo spogliarci del vecchio uomo? E come possiamo rivestirci dell'uomo nuovo? Sono domande molto importanti. Certo che per spogliarci del vecchio uomo dobbiamo cambiare. Dobbiamo diventare persone nuove e dobbiamo rivestirci di questa persona nuova. Ma cosa dobbiamo fare per cambiare? Magari dobbiamo modificare il nostro comportamento e comportarci in maniera diversa? E magari dobbiamo modificare e cambiare la nostra condotta? Così ci spogliamo dell'uomo vecchio e ci rivestiamo dell'uomo nuovo? Non è quello che Paolo dice in questo brano? Nel verso 17 ci dice, "non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri…" Nel verso 22 Paolo collega la condotta allo spogliamento del vecchio uomo.

L'intera seconda metà di questo brano parla di una modifica di comportamento. Paolo dice che dobbiamo bandire la menzogna e dire invece la verità. Quando ci arrabbiamo, non dobbiamo peccare. Non dobbiamo più rubare. Il nostro lavoro deve essere onesto. Nessuna cattiva parola può uscire dalla nostra bocca. Via da noi ogni amarezza, ogni ira e ogni parola offensiva. Dobbiamo essere benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandoci a vicenda come Dio ci ha perdonati.

Ecco la nostra lista di cose da fare per spogliarci dell'uomo vecchio. Facciamo queste modifiche del nostro comportamento e della nostra condotta, e saremo in grado di rivestirci dell'uomo nuovo, no? Cambiamo tutto questo e andrà tutto bene e Dio sarà contento con noi. Funziona così no? Ma funziona così? Nì. Sì e no. Ma perché si, e perché no? Sì perché è vero, chiaramente Paolo sta parlando di una condotta diversa e un comportamento diverso. Il vecchio uomo si comporta in una certa maniera e ha certi valori e certi desideri e certe passioni. Per spogliarci del vecchio uomo dobbiamo per forza cambiare e dobbiamo per forza comportarci diversamente da prima.

Quindi cambiamo tutto e comportiamoci in maniera diversa rispetto a prima, e Dio sarà contento e andrà tutto bene. Giusto? Funziona così? No, non è quello che Paolo ci sta dicendo in questo brano.

Mentre è vero che una condotta diversa e un comportamento diverso sono necessari per spogliarci del vecchio uomo, questi comportamenti non accontentano Dio. Se crediamo che una modifica del nostro comportamento possa accontentare Dio, allora avremo creduto una grande bugia. La verità è che noi non possiamo mai accontentare Dio e essere giustificato da lui mediante un cambiamento della nostra condotta. Noi da soli non possiamo spogliarci del vecchio uomo. Cosa ci dice Paolo in Efesini 2? Siamo morti nei nostri peccati. Siamo per natura figli d'ira. Se siamo morti, spiritualmente parlando, allora non abbiamo vita, e non possiamo rivivificarci per mezzo di un comportamento diverso, cioè non possiamo spogliarci e non possiamo rivestirci di niente. Siamo morti. Siamo senza vita.

La capacità di spogliarci del vecchio uomo e rivestirci dell'uomo nuovo è una capacità completamente esterna a noi. Non fa parte di noi. Non ce l'ha facciamo. Non è possibile. Questo è il punto. Morti nei nostri peccati non abbiamo le risorse interne per cambiarci e per comportarci in maniera diversa e per spogliarci del vecchio uomo e rivestirci dell'uomo nuovo. Sì certo possiamo modificare la nostra condotta e possiamo comportarci in maniera diversa, ma non in maniera che ci giustifica davanti a Dio. Anzi, i nostri tentativi di cambiare e comportarci in maniera diversa ci condannano davanti a Dio. Perché? Perché se fosse possibile essere giustificati mediante le nostre opere ed il nostro buon comportamento, allora il nostro vanto per la nostra giustizia sarebbe in noi e nella nostra buona condotta.

Ma la Bibbia non permette questo modo di ragionare e pensare. E questo è esattamente quello che intende Paolo quando scrive, sempre nella sua lettera agli Efesini, "è per grazia che siete stati salvati (e giustificati) davanti a Dio, mediante la fede in Cristo Gesù; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere (cioè non è in virtù del nostro comportamento) affinché nessuno se ne vanti…" "Chi si vanta," dice Paolo ai Corinzi, "si vanti nel Signore."

Spero che adesso tutto inizi ad essere più chiaro. In Efesini 4 dopo che Paolo parla dell'uomo vecchio, e prima che parla dei comportamenti dell'uomo nuovo, parla della verità che è in Cristo Gesù. La verità in Cristo Gesù è il ponte che collega lo spogliamento del vecchio uomo al rivestimento dell'uomo nuovo. E qual'è questa verità in Cristo? La verità in Cristo è che per grazia Dio ci salva mediante la fede nel suo Figlio Gesù Cristo.

Siamo morti nei nostri peccati e per natura figli d'ira. Ma Dio, che è ricco in misericordia, anche quando eravamo ancora morti nei peccati, cioè quando eravamo ancora tutti uomini e donne vecchi, ci ha vivificati con Cristo, cioè ci ha rivestito di Cristo. È allora il comportamento di Cristo che ci giustifica davanti a Dio. Ecco perché chi si vanta, si vanti di Cristo. E ecco perché noi non possiamo vantarci di nulla. Grazie alla verità in Cristo possiamo spogliarci del vecchio uomo e rivestirci dell'uomo nuovo.

Quando ci fidiamo di Cristo per la salvezza, allora in quel momento ci spogliamo del vecchio uomo e ci rivestiamo dell'uomo nuovo e riceviamo il sigillo dello Spirito Santo, che rinnova la nostra mente. Questo è quello che intende Paolo quando scrive ai Corinzi, "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco sono diventate nuove. E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo…"

Essendo una nuova creatura in Cristo non vuol dire che non combattiamo più contro la carne e contro certi desideri peccaminosi - purtroppo no - ancora combattiamo molto contro il peccato e contro la carne - ma vuol dire che adesso, in e con Cristo, e grazie allo Spirito Santo all'opera in noi, e grazie alla chiesa che ci sfida e che ci sostiene e che ci aiuta a crescere nella fede, iniziamo a crescere anche nella santità, diventando sempre più simili a Cristo e rivestendoci sempre di più dell'uomo nuovo, aspettando il giorno in cui saremo con lui e saremo completamente e perfettamente rivestiti di Cristo.

È questo quello che intendiamo quando diciamo che dobbiamo sottomettere la nostra ira alla verità in Cristo. Quando la nostra ira e la nostra vita vengono sottomesse al vangelo, ci spogliamo del vecchio uomo e ci rivestiamo dell'uomo nuovo. Rivestito dell'uomo nuovo la vita viene trasformata e abbiamo nuovi desideri e la nostra ira viene trasformata perché non siamo più figli d'ira, ma adesso siamo adottati e siamo figli di Dio, redenti dal sangue di Gesù Cristo. Adesso il Signore siede sul trono della vita e adesso Dio comanda tutto.

Adesso, quando i miei desideri e le mie passioni vengono minacciate e quando sono sotto attacco, non mi arrabbio come prima, perché adesso Dio siede sul trono della mia vita e mi posso fidare di lui e della sua saggezza. Se percepisco, ad esempio, che sto perdendo controllo di una situazione, allora non mi arrabbio come prima perché so che Dio è in controllo della mia vita e so che il Signore è sovrano su tutto. Quando le mie possessioni vengono minacciate, e quando non riesco ad ottenere quello che voglio, allora non mi preoccupo e non mi arrabbio come prima perché ho Cristo Gesù, e chi ha Cristo ha abbastanza. Chi ha Cristo ha la vita eterna, e quindi perché mi devo preoccupare e arrabbiare di possessioni che sono qui oggi, ma domani non ci sono più? Perché? Non ha più senso.

Quando la mia reputazione è sotto attacco, essendo rivestito dell'uomo nuovo non mi arrabbio come prima e non mi preoccupo come prima, e penso alle parole di Paolo ai Corinzi quando dice, "Noi siamo pazzi a causa di Cristo," e quando dice sempre ai Corinzi, "Io mi vanto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me…quando sono debole, allora sono forte."

Sottomettendo l'ira e la vita alla verità in Cristo, ci spogliamo del vecchio uomo e ci rivestiamo dell'uomo nuovo. Rivestiti di Cristo riusciamo ad essere la sua luce e riusciamo a spargere il suo profumo. Grazie a Dio e grazie alla fede in Cristo e grazie allo Spirito Santo all'opera in noi riusciamo a vivere e mettere in pratica la parola di Dio e siamo sempre pronti a rendere conto della speranza che è in noi. Viviamo in una cultura che crede che le modifiche del comportamento e della condotta compiacciono Dio. Quindi dobbiamo dare un esempio diverso e dobbiamo vivere fedelmente la verità che è in Cristo.

Che possiamo tutti sottomettere la nostra vita e la nostra ira alla verità in Cristo, e che possiamo essere rivestiti di Cristo affinché questo quartiere e questa città possano essere riformati, trasformati, e salvati dalla verità che è in Cristo Gesù. Via da noi ogni amarezza e ogni ira e ogni parola offensiva e ogni sorta di cattiveria. Siamo invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandoci a vicenda come anche Dio ci ha perdonati in Cristo.A Dio sia ogni gloria. Amen.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.