Giovanni 16,5-15 - Sottomettendo l'ira alla potenza dello Spirito

 

Predicatore: Reid Karr

Con questo messaggio concludiamo la nostra serie di predicazioni sull'ira, una serie intitolata Sottomettendo l'ira al vangelo. Finora credo che sia stata una serie molto interessante, molto sfidante, e anche molto pratica. In queste settimane abbiamo sottomesso l'ira del controllo e del possesso e dell'egoismo al vangelo, e abbiamo sottomesso l'ira alla giusta e perfetta ira di Dio e abbiamo visto come la verità che è in Gesù Cristo cambia radicalmente la nostra vita e la nostra ira. E oggi, per concludere, vogliamo sottomettere la nostra ira alla terza persona della Trinità, cioè alla potenza dello Spirito Santo.

E con l'approfondimento del testo che vogliamo studiare oggi, vedremo che quando l'ira viene sottomessa alla potenza dello Spirito Santo, grazie a Dio riceviamo due doni molto preziosi. Il primo dono che riceviamo è che il peccato dell'ira viene messo in luce. Forse questo non sembra un bel dono, ma lo è ed è un dono della grazia di Dio. Il secondo dono che riceviamo è che la nostra ira viene guidata in tutta la verità, e anche questo, come vedremo, è un bellissimo e prezioso dono. Ma adesso leggiamo insieme un brano del vangelo di Giovanni che parla dello Spirito Santo, dopodichè approfondiremo questi due doni che riceviamo quando l'ira viene sottomessa alla potenza dello Spirito Santo.

Quante cose possiamo dire dell'ira, e quante cose abbiamo detto dell'ira in queste settimane? Possiamo dire, e abbiamo detto, tante cose di essa. Sicuramente una delle verità fondamentali della rabbia è che è molto molto potente. È una forza incredibile. È una forza che spaventa. È molto difficile, e infatti sembra impossibile, domare questa forza quando scoppia dentro di noi. È difficilissimo domare il furore dell'ira. In quel momento nessuna parola, nessuna consulenza, nessun consiglio, nessun esercizio, possono veramente domare la forza ed il furore dell'ira. È così potente. Non possono domare l'ira perché sono tutti tentativi carnali e umani di domare e conquistare la rabbia. Ma questi tentativi umani e carnali vengono sempre meno.

Per domare l'ira ed i suoi desideri malvagi e le sue opere devastanti, abbiamo bisogno di una potenza esterna (cioè che non fa parte di noi e che non è macchiata e devastata dal peccato). Abbiamo bisogno di una potenza esterna che ci può trasformare dall'interno, cioè che può trasformare il cuore. Abbiamo bisogno di una potenza che è molto più forte di noi; una potenza divina che non è indebolita e incatenata dalla carne e dal peccato. Abbiamo bisogno di un Consolatore che ci aiuterà a domare la potenza dell'ira con la sua potenza. Chi può essere questo aiuto? Esiste? C'è speranza per noi e per la nostra rabbia?

Grazie a Dio questo aiuto e questa speranza esiste, ed è lo Spirito Santo. È il Consolatore che è stato mandato da Gesù Cristo dopo la sua ascensione. Incredibile quello che Cristo dice ai suoi discepoli dello Spirito nel verso 7 di Giovanni 16. Cosa dice? Dice, "È utile per voi che me ne vada." Ma com'è possibile che Gesù dice questo? È Cristo! Allora Cristo stesso ci dà la risposta quando dice nel prossimo verso che il Consolatore - cioè lo Spirito - quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.

Ma cosa vuol dire Gesù con queste parole? Nel rispondere a questa domanda vogliamo focalizzare sul peccato. Lo Spirito convincerà il mondo quanto al peccato. Convincerà quanto al peccato perché, come dice nel verso 9, il mondo non crede in Cristo. Allora dobbiamo ricordarci che Cristo è stato mandato da Dio Padre per salvare il mondo. "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). Ma il mondo non ha amato Cristo. Anzi, l'ha odiato e l'ha rifiutato e non voleva fidarsi di lui e non voleva sottomettersi a lui e alla sua parola. Cristo è venuto per salvare il mondo, ma il mondo non era interessato alla sua salvezza.

Cristo, allora, dopo la sua morte e la sua ascensione, mandò lo Spirito Santo per continuare il suo lavoro e per convincere il mondo quanto al peccato. Questa è la potenza dello Spirito Santo, cioè che riesce a penetrare la durezza del cuore e la resistenza e la ribellione della carne che odia Cristo, e convincerli quanto al peccato, mettendo il peccato in piena luce. In più, oltre a convincere il cuore indurito del peccato, ci porta al pentimento e al ravvedimento. Un cuore non pentito e che non si ravveda non è un cuore convinto quanto al peccato. La potenza dello Spirito Santo ci convince del peccato e ci porta al pentimento e al ravvedimento. In altre parole la potenza dello Spirito Santo all'opera in noi trasforma e rinnova la vita. Non viviamo più come prima. Siamo nuove creature.

Questa è quella potenza esterna, che è molto più grande e molto più potente di noi, che quando ci fidiamo di Cristo Gesù per il perdono dei nostri peccati e per la nostra salvezza, viene messa in noi e che inizia subito a domare il nostro peccato e la nostra ira e che ci trasforma dall'interno, dandoci una nuova vita e un cuore rinnovato. Quando la nostra ira viene sottomessa alla potenza dello Spirito Santo, non dobbiamo più cercare la forza per domarla dentro di noi - infatti questa è una ricerca inutile perché non esiste - ma troviamo questa forza e questa potenza nello Spirito Santo, che continua l'opera di Cristo nei nostri cuori, rendendoci sempre più simili a lui.

Nella sua potenza lo Spirito Santo convince il mondo quanto al peccato perché il mondo non crede in Cristo. Ecco perché Cristo dice che è utile che se ne vada. Non perché Cristo è debole e lo Spirito Santo è più forte di lui. No di certo. È utile che lo Spirito venga perché compierà con potenza il compito a lui affidato, cioè di convincere il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Lo Spirito Santo continua le opere di Cristo e convince i cuori induriti e ostinati della verità della parola di Dio. 

Ma questo non vuol dire che il mondo sarà per forza convinto del suo peccato. Non vuol dire che al mondo piacerà avere il suo peccato dell'ira messo in luce. No di certo. Il mondo che odia Cristo odia anche il Consolatore e continua a rifiutare lui e ribellarsi contro il suo messaggio. Il mondo non vuole sottomettersi a nessuno. Vede la sottomissione alla parola di Dio come una forma di schiavitù. Se si sottomette ad un'altra potenza, cioè alla potenza dello Spirito Santo, allora non è più libero di vivere come vuole, e quindi viene incatenato dallo Spirito Santo e dalla parola di Dio, che lo Spirito annuncia per convincere il mondo quanto al peccato. Non è interessato alla sottomissione a quest'altra autorità che minaccia e che sottovaluta la sua autorità. La libertà è vivere per sé, non è la sottomissione ad un'altro. Questa è l'opposto della libertà, cioè è la schiavitù. Questo è il modo di pensare del mondo.

Ma torniamo ad un versetto che abbiamo letto prima, che troviamo nella seconda lettera ai Corinzi. Questo versetto dice così: "Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Signore, lì c'è libertà." Incredibile questo. Dove c'è lo Spirito, cioè dove la vita viene sottomessa alla potenza dello Spirito del Signore, allora lì c'è libertà. La sottomissione allo Spirito e alla parola di Dio non è per niente una forma di schiavitù, anzi è la vera libertà. È la libertà perché non dobbiamo più fidarci di noi per la vittoria sul peccato e sulle sfide e sulle prove della vita. Non dobbiamo più fidarci di noi per domare la potenza indomabile dell'ira. Adesso ci fidiamo della potenza dello Spirito Santo, che è il Signore, che ci salva e che riesce a domare il peccato e l'ira. Sottomettendo l'ira alla potenza dello Spirito Santo, il peccato viene messo in piena luce e la vita viene salvata e trasformata. Che speranza abbiamo nel Signore! Che potenza abbiamo nello Spirito Santo! Gloria a Dio per questo.

Poi il secondo dono che riceviamo quando l'ira e la vita vengono sottomesse alla potenza dello Spirito Santo è che la vita e il peccato dell'ira vengono guidati in tutta la verità, come vediamo nel verso 13 di questo testo. In questo verso lo Spirito Santo viene chiamato da Cristo "lo Spirito della verità" che guiderà in tutta la verità. Ma anche se queste sono parole abbastanza chiare, forse il significato di esse non è altrettanto chiaro. Cosa vuol dire esattamente quando Cristo dice che lo Spirito Santo guiderà in tutta la verità? Quale verità?

Allora abbiamo detto prima che il Consolatore è venuto per continuare il lavoro di Cristo e convincere il mondo quanto al peccato. In Giovanni 14 leggiamo queste parole di Cristo. Parlando a Tommaso, un suo discepolo, Cristo dice, Tommaso "Io sono la via, io sono la verità, e io sono la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." In Giovanni 8, sempre ai suoi discepoli, Cristo dice, "voi conoscerete la verità e la verità vi farà liberi."

Lo Spirito Santo, come vediamo in Giovanni 16, è lo Spirito della verità. Quindi quando Cristo dice che guiderà in tutta la verità, vuol dire che guiderà secondo i suoi insegnamenti e che dirà le cose sue, che sono la verità. In Giovanni 3 leggiamo che "colui che Dio ha mandato (cioè Cristo) dice le parole di Dio. Dio ha mandato Cristo per dire e annunciare le sue parole, affinché il mondo - cioè il peccatore - possa essere salvato. Poi qui in Giovanni 16, verso 14 vediamo che lo Spirito Santo è venuto per annunciare le cose di Cristo. Quindi vediamo questa bellissima collaborazione del Dio trino. Alla luce di questa verità vediamo con chiarezza da dove viene la potenza dello Spirito Santo, che poi riceviamo anche noi come dono quando ci fidiamo di Cristo Gesù come Signore e Salvatore della nostra vita. Incredibile questo! Che dono abbiamo in Cristo e che riceviamo nello Spirito Santo!

Grazie alla fede in Cristo, riceviamo il dono dello Spirito Santo, che ci guida in ogni verità. Questa verità è trovata nella parola di Dio. Per mezzo della fede in Cristo lo Spirito viene impiantato nel nostro cuore, il cuore viene rinnovato, e la vita viene salvata e trasformata. Per mezzo di questa potenza possiamo domare ogni ira e possiamo sperimentare la vera libertà. Questa potenza, che è la verità e che ci guida in ogni verità, è sempre affidabile. Possiamo sempre contare su di essa. Non ci delude mai e non ci tradisce mai e non ci abbandona mai. Ma non possiamo dire lo stesso di noi stessi. A causa del peccato la nostra carne ci delude sempre e ci tradisce sempre. Ci tenta, e poi ci delude e ci abbandona. Non è per niente affidabile.

Alla luce di tutto questo, ecco una domanda per te. Quando ti trovi in mezzo alle difficoltà, e quando vieni sballottato qua e là dalla vita, e quando tutto sembra scombussolato, e quando sembra che la speranza non ci sia più, e quando senti che l'ira sta per scatenersi dentro di te e sei disperato e arrabbiato, dove ti rivolgi per orientarti e per calmarti e per domare l'ira che bolle dentro di te? Dove ti rivolgi? Sono domande importanti e molto pertinenti per tutti noi perché tutti noi affrontiamo queste realtà e queste sfide, quasi ogni giorno. La buona notizia è che la Bibbia risponde a queste domande e ci aiuta ad affrontare queste sfide. Ci fa capire che se cerchiamo di superare queste sfide e queste difficoltà da soli, e se cerchiamo di domare la nostra ira con le nostre forze e con le nostre risorse, allora verremo sempre meno. Non ce la faremo. Forse potremo tappare tutto per un attimo. Ma prima o poi scoppierà.

Ma quando la vita, e quando le difficoltà, e quando l'ira vengono sottomesse al vangelo e alla potenza dello Spirito Santo, allora c'è speranza per noi e ce la facciamo. Ce la facciamo perché è la potenza dello Spirito Santo che è all'opera in noi e che ci porta avanti e che ci aiuta a domare l'ira e calmare la tempesta che infuria dentro di noi. Questo perché il Signore è lo Spirito, e dove c'è lo Spirito del Signore, lì c'è libertà. Conosci tu questa libertà?

Come chiesa che vuole essere la luce di Cristo in questo quartiere e in questa città, e che vuole spargere il profumo di Cristo ovunque andiamo, allora ogni giorno dobbiamo sottometterci al vangelo e alla potenza dello Spirito Santo, affinché altri possano vedere la differenza che il Signore fa nelle nostre vite, dandoci speranza e pace anche in mezzo alle tempeste. Che speranza abbiamo in Cristo, e che potenza abbiamo nello Spirito Santo. A Dio sia ogni gloria.

Concludiamo con queste parole scritte da Paolo alle chiese in Galazia. Ma sono parole anche per noi a Roma nel 2024. In Galati 5 Paolo dice: "Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri, poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: Ama il tuo prossimo come te stesso…Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne…Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge." Che possiamo camminare secondo lo Spirito, e che il frutto dello Spirito ci possa definire, affinché il mondo venga convinto del suo peccato e affinché vite vengano salvate e affinché il regno di Dio cresca a Prati e a Roma e in Italia. A Dio sia ogni gloria. Amen.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.