Giacomo 1:3-5 Chiedendo la saggezza di Dio

 

Predicatore: Reid Karr

"Beato l'uomo che ha trovato la saggezza, l'uomo che ottiene l'intelligenza! Poiché il guadagno che essa procura è preferibile a quello dell'argento, il profitto che se ne trae vale più dell'oro fino." Queste sono parole di Proverbi 3. Proverbi 16 dice una cosa molto simile: "L'acquisto della saggezza è migliore di quello dell'oro." La saggezza vale più dell'oro e dell'argento. È allora di tanto valore. La Bibbia parla tanto della saggezza. Infatti potremmo passare tutto questo tempo leggendo soltanto versi della Bibbia che parlano della saggezza, perché ce ne sono così tanti. 

Certo che anche la lettera di Giacomo parla della saggezza, e non soltanto nei versetti che leggeremo oggi. Ma prima di approfondire i versetti di oggi, cioè di Giacomo capitolo 1, sarà utile chiarire cosa intende la Bibbia quando parla della saggezza. È una parola comune e familiare, ma cosa significa esattamente? Se dovessi definire la saggezza, come la definiresti? È difficile no? 

Nella Bibbia il Re Salomone era famoso in tutto il mondo per la sua saggezza. Nel primo libro dei Re, capitolo 10, leggiamo che "tutto il mondo cercava di vedere Salomone per udire la saggezza che Dio gli aveva messa in cuore." Durante i tempi di Salomone fare un viaggio lungo era difficile e molto impegnativo. Perché, allora, uno avrebbe fatto un viaggio molto lungo per udire la saggezza di Salomone? La risposta a questa domanda svela un aspetto importantissimo della saggezza e perché è di così tanto valore. Cioè una persona saggia non è una persona di tanta conoscenza soltanto. La conoscenza di per sé non è di tanto valore. È di valore, ma la Bibbia non dice che la conoscenza vale più dell'oro, dice che la saggezza vale più dell'oro. 

Qual'è la differenza tra la conoscenza e la saggezza? La saggezza è la capacità di prendere la conoscenza e applicarla alle varie situazioni della vita. Se io, ad esempio, dovessi avere tanta conoscenza della Bibbia, ma non so come applicarla alla mia vita per aiutarmi a vivere e per affrontare le tante prove e le tante difficoltà della vita e per avere pace e gioia in mezzo alle prove, allora non sarei una persona saggia, sarei soltanto una persona con tanta conoscenza. Ecco perché tutto il mondo andava a vedere Salomone. Ecco perché preghiamo sempre come chiesa che possiamo mettere in pratica la parola di Dio e non ascoltarla soltanto. Se veniamo tutte le domeniche per ascoltare la predicazione della parola, ma non la mettiamo in pratica e non viene applicata alla vita, allora non siamo per niente persone sagge. 

La buona notizia è che se manca la saggezza, la Bibbia dice - infatti i versetti che leggeremo adesso ci dicono - che la possiamo chiedere a Dio che dona a tutti generosamente, e ci sarà data. Questa è una bellissima notizia. Ma certo, Dio non è un genio della lampada a cui chiediamo quello che vogliamo e lui ce lo da. Non funziona così, e questi versetti ci fanno capire perché. Leggiamo adesso questo brano e mentre lo leggiamo vogliamo tenere in mente due domande su cui rifletteremo stamattina. Cioè, perché dobbiamo chiedere a Dio la saggezza, e se la dovessimo chiedere, come la dobbiamo chiedere? Poi cercheremo di rispondere a queste domande. Leggiamo dal verso 2 al verso 8. 

Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti. Se poi qualcuno manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita è simile a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore, perché è di animo doppio, instabile in tutte le sue vie. 

Rispondiamo brevemente alla prima domanda. Se manca la saggezza, la chiediamo a Dio che dona a tutti generosamente. Ma perché la chiediamo? Allora la chiediamo perché vogliamo essere in grado, come abbiamo detto, di mettere in pratica la parola di Dio e applicarla alle tante volte in cui ci troviamo in mezzo a situazioni difficili che richiedono la saggezza. Che senso ha venire in chiesa, studiare la Bibbia, ascoltare la predicazione della parola di Dio, studiare la storia della chiesa, fare corsi di teologia, studiare la cultura e il contesto in cui viviamo, se tutto rimane in testa e non viene applicata alla vita quotidiana? Non ha tanto senso. Non è molto saggio. 

Chiediamo a Dio saggezza allora affinché possiamo mettere in pratica e vivere quello che stiamo studiando e imparando e affinché possiamo affrontare ogni prova e ogni difficoltà con saggezza e con serenità. Preghiamo per saggezza affinché le persone attorno a noi percepiscano questa saggezza - che viene dal Signore - e che possiamo essere pronti a rendere conto di questa saggezza e la speranza e la pace e la serenità che ci dà. 

Ma c'è ancora un'altro aspetto del "perché dobbiamo chiedere la saggezza" che vogliamo approfondire. Questo aspetto è legato ai versetti che precedono verso cinque. Come abbiamo visto due domeniche fa, con l'aiuto di Dio vogliamo e possiamo essere in grado di affrontare ogni prova con gioia e con costanza affinché possiamo essere perfetti e completi, di nulla mancanti. Non è per caso che Giacomo parla della saggezza subito dopo. Certo, per essere perfetti e completi, di nulla mancanti, dobbiamo essere saggi. Senza la saggezza non possiamo pensare di essere perfetti e completi, di nulla mancanti. Se manca la saggezza, allora, la chiediamo a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, affinché possiamo essere completi e maturi, e affinché possiamo affrontare ogni prova con gioia e con costanza, e affinché il nome di Dio possa essere glorificato. Ecco perché chiediamo la saggezza.

Ma poi c'è un'altra domanda molto importante da affrontare: cioè, ma come dobbiamo chiedere la saggezza? Attenzione, perché la risposta a questa domanda ci sfiderà tantissimo e svelerà la lealtà dei nostri cuori. Giacomo dice che dobbiamo chiedere la saggezza con fede, senza dubitare. Chi dubita è come un'onda del mare agitata dal vento e spinta qua e là, ed è di animo doppio. Ma cosa vuol dire esattamente? Dobbiamo chiedere la saggezza, ma con fede e senza dubitare. Cosa intende Giacomo esattamente? E come svela la lealtà dei nostri cuori? 

Ecco perché prima dobbiamo capire perché stiamo chiedendo la saggezza. Se la chiediamo perché vogliamo essere perfetti e completi, di nulla mancanti, e perché vogliamo che il nome di Dio sia glorificato e perché vogliamo essere in grado di mettere in pratica la sua parola e applicarla alla vita, allora la possiamo chiedere con fede sì, ma anche con la sicurezza che ci sarà data, e quindi non dobbiamo dubitare. 

Ma se la chiediamo per scopi diversi, cioè forse per scopi personali, allora adesso la sicurezza di prima non c'è più. Non c'è più perché dimostriamo di essere di animo doppio, instabili in tutte le nostre vie. Un altro modo per dire "di animo doppio" è dire "di diverse lealtà." O siamo leali al Signore, o siamo leali a noi stessi, ma non possiamo essere leali sia a Dio, sia a noi stessi. Vogliamo che sia così, ma non lo è. O il Signore siede sul trono della vita, o quel trono è occupato da noi, ma non c'è spazio per entrambi. 

Essere perfetti e completi, di nulla mancanti vuol dire appartenere al Signore soltanto e essere leali a Lui soltanto. Non possiamo chiedere al Signore la saggezza se il trono della nostra vita è già occupato da noi. Se, però, Dio siede sul trono della vita possiamo chiedere la saggezza con fede senza dubitare con la sicurezza che ci sarà data, perché Dio dona a tutti generosamente senza rinfacciare. Ma se noi siamo seduti sul trono della vita, allora non possiamo pensare di ricevere saggezza dal Signore perché siamo di animo doppio e siamo come un'onda del mare, sempre agitata e sempre spinta qua e là. O Dio è seduto sul trono della vita, e possiamo chiedere con fede la saggezza, senza dubitare. O noi siamo seduti sul trono della vita e non possiamo pensare di ricevere qualcosa dal Signore. È l'uno o l'altro. Non è possibile avere la botte piena e la moglie ubriaca. 

Ma forse a questo punto ti stai dicendo, "Se è così, allora non mi interessa la saggezza di Dio. Perché devo chiedere la saggezza di Dio se poi pretende la mia lealtà per darmela, e se no, non mi dà niente? No grazie. Cercherò la saggezza altrove e intanto manterrò il mio posto sul trono della mia vita e farò come mi pare." Beh, oggi, nella nostra cultura molto individualistica, questo è un modo di pensare e ragionare molto diffuso e molto comune, quindi non sei per niente solo se pensi così. Ma se pensi così, questo fa sorgere una domanda molto pratica. Qual'è la tua fonte di saggezza? Dove ti rivolgi per trovare aiuto e saggezza quando ti trovi in mezzo alle difficoltà e in mezzo alle prove e quando la vita ti appesantisce? Da dove viene la saggezza? Sei soddisfatto con la tua o le tue fonti di saggezza? 

Personalmente non è che guardo attorno a me e vedo persone molto soddisfatte, cioè persone che hanno vite che vengono descritte dalla gioia e dalla pace e dalla speranza e dalla contentezza. Anzi, vedo e incontro persone sempre nervose e ansiose e insicure e insoddisfatte. Noto una mancanza di pace e di gioia. Sono felici queste persone? A volte sì, certo. Ma la felicità è molto sfuggente. Infatti anch'essa è come un'onda del mare, instabile e sempre spinta qua e là. Questo perché la felicità dipende dalle circostanze, che cambiano sempre. Io ipotizzo che la mancanza della vera pace e della vera gioia nella nostra cultura è dovuta alla saggezza che il mondo ci offre. Pensi alle tantissime fonti della cosiddetta saggezza che ci inondano ogni giorno. 

Pensiamo ai giovani (e non soltanto) che passano ore e ore tutti i giorni su TikTok e su Instagram e sui social. Vengono molto influenzati da quello che vedono e sentono. È per forza una fonte di saggezza per loro. Oltre ai social, quali sono le altre fonti di saggezza che plasmano la nostra cultura? I politici? I leader religiosi? I giornalisti? Il cinema? Va bene, non è che tutto quello che queste fonti offrono è inutile e cattivo. No di certo. Ma ci dobbiamo chiedere: Sono fonti di saggezza sempre affidabili su cui possiamo sempre dipendere e su cui possiamo costruire la nostra vita? In più, sono fonti sempre disponibili? Vogliono veramente il nostro bene? Possiamo andare da loro quando vogliamo per chiedere saggezza?  

Queste sono domande importanti ed è importante che rispondiamo ad esse. Mentre il mondo non ci può promettere niente riguardo alla saggezza e la sua affidabilità, e mentre non agisce sempre per il nostro bene, non è così con la Bibbia, e non è così con il Dio della Bibbia. La saggezza che la Bibbia ci offre è una saggezza divina che viene dal Signore. Essendo divina, e avendo il Creatore dell'universo come sua fonte, è perfetta ed è pura. Infatti più avanti nella sua lettera Giacomo afferma questo. Dice nel capitolo 3: "La saggezza che viene dall'alto (cioè che viene dal Signore) è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia." Che bello. Ecco perché vale più dell'oro finissimo. Ma possiamo dire la stessa cosa della saggezza che viene da TikTok, o dai politici o dai leader religiosi? È sempre pura la loro saggezza? È pacifica, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziali e senza ipocrisia? No di certo. 

Ecco perché Dio pretende la nostra lealtà per donarci la sua saggezza! Non può avere niente a che fare con la cosiddetta saggezza del mondo. Tale saggezza è instabile in tutte le sue vie, spinta qua e là dai capricci della cultura. Non è, allora, per niente affidabile. Tale saggezza non può pensare di produrre pace e gioia. La pace e la gioia richiedono la stabilità. Richiedono, allora, la saggezza di Dio che è sempre affidabile e che non cambia mai. È una roccia su cui possiamo costruire le nostre vite. Ecco perché non c'è posto sul trono della nostra vita sia per Dio sia per noi/cioè la saggezza del mondo. Non funziona così. Sì certo, mettendo Dio sul trono della nostra vita vuol dire morire a noi stessi. Ma morire a noi stessi significa conoscere veramente la vita e la libertà. Vuol dire fidarci di un Dio che ci ama molto e che è sempre affidabile e che non ci tradisce mai. Di chi possiamo dire le stesse cose? I social? I politici? I leader religiosi? Chi? Nessuno. 

Okay. Molto bene. Ma come possiamo ottenere questa saggezza? La otteniamo come la chiediamo: con fede e per mezzo della fede. La Bibbia ci racconta una bellissima notizia. Ci dice che la saggezza di Dio si è incarnata, cioè è diventata carne e ossa nella persona di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Nella sua prima lettera ai Corinzi Paolo dice che in Cristo Gesù risiedono la potenza e la saggezza di Dio. E nella sua lettera ai Colossesi Paolo dice che in Cristo tutti i tesori della saggezza sono nascosti. La fede in Cristo è, allora, la chiave che ci permette di accedere ai tesori della saggezza che sono nascosti in Cristo. Quando ci fidiamo di Cristo per la salvezza e il perdono dei nostri peccati, abbiamo poi la possibilità di chiedere a Dio la saggezza, con fede e senza dubitare, e poi lo Spirito Santo ci rivela i segreti della saggezza che sono nascosti in Cristo. Che bella notizia! Grazie a Cristo, allora, possiamo chiedere a Dio la saggezza e possiamo essere perfetti e completi, di nulla mancanti. Che bella notizia! 

Da dove viene la tua saggezza? Su quale saggezza stai costruendo la tua vita e di quale saggezza ti stai fidando per affrontare le prove e le difficoltà della vita? Sei soddisfatto con essa? È una saggezza sempre pura? È sempre stabile e affidabile? È sempre piena di misericordia e buoni frutti? La Bibbia dice che soltanto la saggezza di Dio è sempre pura e sempre affidabile e che non delude mai. Inoltre, Dio è molto generoso con la sua saggezza e la dona a tutti che la chiedono con fede, senza dubitare. Cioè la dona a quelli che si fidano del suo Figlio Gesù Cristo. Conosci tu questa saggezza? Che possiamo tutti conoscere questa saggezza affinché possiamo metterla in pratica e applicarla alla vita, soprattutto quando tutto diventa difficile e faticoso. 


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.