Rut 3:1-13 - La provvidenza di Dio all'opera per mezzo di incontri pericolosi
Predicatore: Raffaele Costagliola
L’altro giorno ho letto un articolo circa lo spirito imprenditoriale. Nel mondo degli affari, lo spirito imprenditoriale è spesso descritto come un atteggiamento mentale che combina visione, proiezione verso il futuro, creatività, determinazione e la capacità di assumersi dei rischi calcolati. Queste qualità, diversamente da tutte le altre persone, permettono a chi le possiede di vedere opportunità dove altri vedono solo ostacoli e di trasformare idee in realtà concrete; di non rimanere bloccato davanti ai rischi e ai pericoli, ma di superarli grazie ad una visione chiara del futuro.
Nel riprendere la serie di predicazione su Rut vedremo questo atteggiamento imprenditoriale in atto nelle vite trasformate dalla grazia di Dio di Naomi e Rut e grazie a questo atteggiamento vedremo come la grazia di Dio opera anche per mezzo di incontri pericolosi.
Naomi, che inizialmente era sopraffatta dall’amarezza e un senso di depressione che le impediva di reagire, diventa una donna proattiva in grado di pianificare con saggezza il futuro di Rut. In un certo senso Naomi assume un atteggiamento imprenditoriale spirituale: non si arrende davanti alle difficoltà, ma ne calcola i rischi e cerca soluzioni pratiche confidando nella provvidenza divina. Ruth, con coraggio e umiltà, segue le istruzioni di Naomi e si propone a Boaz quale potenziale redentore, dimostrando determinazione e fede.
Lettura Rut 3,1-13
Il testo appena letto ci suggerisce almeno due elementi necessari affinché la provvidenza di Dio possa guidarci nelle difficoltà, cioè:
1. Trasformati dalla grazia di Dio
2. Assicurati dalla redenzione di Cristo
1 Trasformati dalla grazia di Dio
Nella prima parte del testo (vv.1-5) vediamo una profonda trasformazione di Naomi. Vediamo i primi frutti del cambiamento di cui abbiamo parlato la scorsa volta.
Fino a poco fa Naomi, a causa degli effetti del peccato, stava vivendo uno stato di depressione tale da impedirle di reagire agli stimoli esterni. Ma tutto cambia quando riconosce che nonostante il suo peccato Dio non aveva smesso di mostrarle la sua bontà (Rut 2,20). Si tratta di una trasformazione radicale, potremmo dire una vera e propria rinascita. Naomi non è più amareggiata ed ossessionata solamente da sé stessa, ma è proiettata verso gli altri. Per la prima volta non pensa a sé stessa ma si preoccupa del futuro di Rut, vuole trovargli una sistemazione (v.1). Pensa alla felicità degli altri prima della sua. Adesso, Naomi, esplode di vitalità e al termine del tempo della mietitura escogita un piano per concretizzare la redenzione tanta attesa e sperata di Rut da parte di Boaz.
Naomi è per noi un esempio di vita trasformata dalla grazia di Dio. Una vita riorientata in cui l’amore per sé stessi si trasforma in amore sincero per il prossimo che è il frutto dello Spirito Santo (Ga.5,22). Questo cambiamento è il risultato, quindi, dell’amore/provvidenza di Dio manifestato nelle primizie già ricevute e della speranza della completa redenzione in Boaz ancora da venire.
La fede in Dio, nella sua provvidenza e sovranità riorienta e trasforma completamente le nostre vite. L’atteggiamento cristiano non può essere fatalista, non accetta il corso degli eventi in maniera passiva, ma è proattivo. La sovranità di Dio non autorizza/legittima la pigrizia e l’ozio. Una vita fatalista sarebbe un affronto al Signore piuttosto che una prova di fede. Certamente Dio ha agito e può agire in modi eccezionali, ma delegare ogni cosa al suo intervento o pretendere che Dio agisca al posto nostro sarebbe un atto di presunzione (Lc. 4,12). Un cristiano, come Naomi, vive una vita attiva motivata dalla salvezza già ottenuta in Cristo e in vista della completa redenzione e restaurazione di ogni cosa.
La fede non si ferma davanti alle difficoltà, ma osa con coraggio, sfida la cultura se necessario, anche se questo potrebbe comportare dei rischi. Naomi non aspetta che le cose cambiano da sole, non aspetta in maniera passiva che Boaz come uomo si facci avanti, ma visto che lui non ha preso iniziativa dopo la fine della mietitura, osa con coraggio, sfida la cultura, spinge direttamente Rut a proporsi a Boaz. Era controculturale che una donna si proponesse ad un uomo, che una lavoratrice chiedesse la mano al suo datore di lavoro, che una donna giovane chiedesse la mano ad un uomo più avanti con l’età. Ma Naomi sognava con gli occhi della fede ed era certa che Dio avrebbe compiuto il piano di redenzione già iniziato.
Come viviamo la nostra fede? Se viviamo la fede con il freno a mano tirato, se abbiamo paura e non siamo disposti a cambiare le nostre vite, significa che abbiamo una visione limitata di Dio e di Cristo, in fondo dubitiamo del fatto che Dio sia sovrano e che può aiutarci e provvedere per noi a tutto ciò di cui abbiamo davvero bisogno. È lo Spirito Santo che ci guida o è qualcos’altro?
Naomi è stata trasformata dalla grazia di Dio. Salda nella fede in Dio e nel fatto che Egli ha già provveduto, sta provvedendo per loro e provvederà certamente in futuro la fa sognare in grande e, con spirito imprenditoriale, propone un piano che sfida la cultura del tempo. Come chiesa non rimaniamo oziosi e pigri come Rut prima della conversione, non temiamo il mondo intorno a noi, ma sfidiamo la cultura con la parola di vita sognando un mondo nuovo, un modo redento con la certezza che un giorno Dio redimerà l’intera creazione per la sua gloria, in quanto la redenzione è già stata compiuta in Cristo. Siamo la chiesa di Dio, la sposa e il corpo di Cristo, siamo la testimonianza vivente di un Dio vivente in un mondo morto nel peccato, siamo la luce in un mondo buio corrotto dal peccato.
2 Assicurati dalla redenzione di Cristo
Nella seconda parte del testo vediamo Rut all’opera nel mettere in atto il piano visionario ma rischioso proposto da Naomi.
Le aie, dove i contadini si occupavano di separare il grano dalla pula, erano spesso associate a comportamenti immorali (v. Os. 9,1), ma nonostante questo Rut era pronta a mettere a repentaglio la sua reputazione e la sua sicurezza fisica. Questo perché Naomi e Rut si fidano totalmente di Boaz in cui hanno riconosciuto la provvidenza di Dio. Rut e Naomi non si fermano davanti ai rischi e ai pericoli perché erano consapevoli del fatto che seppur erano loro ad escogitare il piano, poi sarebbe stato il Signore a guidare ogni cosa.
In Rut vediamo un cambiamento nel modo in cui si pone con Boaz (v.9). Rut adesso sente che il suo status è migliorato e, mossa dalla speranza in una redenzione che vede sempre più concreta davanti ai suoi occhi, si propone come sposa a Boaz seguendo il piano di Naomi. Nel proporsi, inoltre, non lascia la situazione ambigua, ma vuole subito chiarire le sue serie intenzioni chiedendo di stendere il mantello su di lei in segno di richiesta di matrimonio (Ez.16,8).
Boaz le risponde in maniera sorprendente, dopo averla elogiata come donna virtuosa (cfr. Proverbi 31), mostra le sue intenzioni di portare a termine il piano di redenzione. Boaz le assicura che sarà lui a prendersi carico di ogni cosa finché il compimento della redenzione di Rut non fosse completato.
Boaz non ha solo promesso un matrimonio a Rut, ma si è anche impegnato nel frattempo a prendersene cura e provvedere ai suoi bisogni. Boaz ancora una volta punta ad un redentore più grande che è Cristo. Come Boaz ha visto i bisogni di Rut e ha provveduto per lei, Cristo ha visto il nostro bisogno di essere salvati dal peccato e ha provveduto direttamente con la sua vita. Cristo ci ha trovato ai suoi piedi e ha steso il mantello della sua giustizia e ci ha fatto suoi.
In Cristo siamo stati redenti/riscattati in quanto Cristo ha pagato per noi il prezzo del peccato, cioè la morte. Cristo, nonostante abbia vissuto una vita senza peccato, si è fatto carico dei nostri peccati morendo in croce. Poi risorgendo ha sconfitto la morte e con essa il peccato. In Cristo, per fede, riceviamo il perdono dei peccati e il dono di una nuova vita riconciliata con Dio. Cristo è la nostra assicurazione di salvezza, perché la nostra salvezza in Cristo non dipende dalle nostre opere, ma ogni cosa è stata già compiuta da Lui.
Questa è la buona notizia della provvidenza e dell’amore di Dio ed è per tutti. Molto più di Boaz che ha risposto alla richiesta di aiuto da parte Rut che si è riconosciuta come sua serva, Dio ha promesso la salvezza a coloro che invocano il suo nome e riconoscono pubblicamente Cristo come Signore (Rm.10,9) e, come Rut, si riconoscono suoi servi.
Se ancora non sei un credente, riconosci il tuo peccato e umiliati davanti a Dio e, come Rut con Boaz, osa con audacia chiedendoGli di stendere le sue ali su di te (Rut 2,12). Dio ha già steso sul mondo la sua grazia, ha dato suo figlio come sacrificio di redenzione per tutti, anche per te.
Per concludere, fidati di Dio più che di te stesso o del mondo che ti circonda e lascia che lo Spirito Santo trasformi e guidi la tua vita avendo la certezza che Dio provvederà ad ogni cosa di cui abbiamo bisogno perché in Cristo ha già provveduto al nostro riscatto.